In Italia la diseguaglianza tra i redditi piu' elevati e quelli piu' bassi cresce, e resta ben al di sopra della media dei Paesi occidentali. Lo rivela l'Ocse, in un rapporto su crisi e divario sociale. Nel nostro Paese, scrive l'organizzazione, lo stipendio medio del 10% piu' ricco e' oltre 10 volte superiore a quello del 10% piu' povero (49.300 euro contro 4.877). Inoltre, la quota di reddito nazionale complessivo detenuta dall'1% piu' ricco e' passata dal 7 al 10% negli ultimi 20 anni.
Inoltre, scrive ancora l'Ocse, si e' ridotta la mobilita' sociale per matrimonio: sempre più persone si sposano con persone con redditi da lavoro simili ai loro, cosa che ''ha contribuito ad un terzo dell'aumento della disuguaglianza di reddito da lavoro tra le famiglie''.
ALLARME DISEGUAGLIANZE, TIMORI PER CLASSI MEDIE - Le diseguaglianze di reddito tra ricchi e poveri crescono in tutto il mondo, nelle economie emergenti ma anche ''in Paesi tradizionalmente egalitari'' come quelli scandinavi, e l'insicurezza economica tocca sempre piu' le classi medie. E' l'allarme lanciato dall'Ocse, in un rapporto su crisi e aumento del divario sociale. ''La crisi economica ha reso urgente l'occuparsi di temi politici legati alla diseguaglianza - scrive l'organizzazione - l'impatto sociale si sta rivelando in molti Paesi. I giovani che non vedono alcun futuro si sentono sempre piu' disconosciuti dalla societa', e oggi si uniscono a manifestanti che credono di stare pagando il prezzo di una crisi di cui non hanno colpa, mentre i piu' ricchi sono stati risparmiati''.
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