sabato 30 luglio 2011

Crisi: Cgil, 187 tavoli al Ministero dello Sviluppo Economico

Fonte: Ansa.it

Sono 187 tavoli di crisi che risultano aperti presso il Ministero dello Sviluppo economico e quindi e' incerto il futuro di circa 225 mila lavoratori. Sono i numeri che emergono da una mappatura sulle vertenze aziendali, prodotta dal dipartimento Industria della Cgil. ''Per interi settori portanti della nostra economia non si intravedono soluzioni e al rientro dalla pausa estiva si corre il rischio che esplodano le tensioni sociali accumulate'', Vincenzo Scudiere della Cgil.

venerdì 29 luglio 2011

Sud: allarme giovani, 2 su 3 senza lavoro

Fonte: Ansa.it

Nel Sud e' emergenza giovani: 2 su 3 sono a spasso, ossia senza un'occupazione, e oltre il 30% dei laureati under 34 non lavora e non studia. A lanciare l'allarme è il Rapporto Svimez sull'economia del Mezzogiorno, che rileva anche come nel Sud Italia 1 persona su 3 non lavori, se si considerano anche i cassintegrati e gli scoraggiati. Nel 2010 - si legge nello studio - il tasso di disoccupazione nel Sud è stato del 13,4% (contro il 12% del 2008), più del doppio del Centro-Nord (6,4%)

Attacco ad operatore dell'informazione

Esprimo la mia personale vicinanza umana e degli organismi dirigenti della Fillea-CGIL all’operatore dell’informazione Rosario Cauchi, destinatario di una evidente minaccia che non può essere sottaciuta.
E’ importante, per tutti noi, condividere la preoccupazioni che in queste ore prevalgono nella vita di Cauchi e dei suoi familiari.
Minacciare un operatore dell’informazione significa indebolire la democrazia.
Gela, che stenta a liberarsi dalla cultura mafiosa, non può e non deve girarsi dall’altra parte.


Gela, 28.07.2011                                          Ignazio Giudice
                                                     Segretario regionale Fillea-CGIL

martedì 19 luglio 2011

Gela, mercato settimanale. Uno spreco da 60 mila euro

Fonte: Siciliainformazioni.com
Di Rosario Cauchi

Da aprile, quando il sindaco di Gela Angelo Fasulo decise di trasferire, a seguito dell'apertura dei cancelli del nuovo tribunale, le bancarelle del confinante mercato settimanale all'interno dell'asse stradale di proprietà dell'Asi, le polemiche non si sono mai fermate. Dure proteste degli ambulanti, contrari al collocamento in un'area lontana dal centro cittadino, occupazioni del municipio gelese, continue riunioni senza risultato. Adesso, è tutto da rifare: niente mercato sull'asse stradale dell'Asi, che, a suo tempo, avrebbe dovuto assicurare il collegamento fra Gela e Siracusa, e oltre 60 mila euro andati in fumo.

Il sindaco, infatti, indotto dalle rimostranze degli ambulanti che a centinaia arrivano ogni martedì e dai malumori dei cittadini, poco inclini a raggiungere una zona isolata che, soprattutto con il caldo estivo, diviene difficilmente percorribile nei suoi quattro chilometri, ha scelto di stoppare la soluzione adottata. Insomma, tutto da rifare. Purtroppo, però, il Comune di Gela, da diverso tempo in emergenza economica, ha affrontato ingenti spese per cercare di rendere praticabile l'asse attrezzato dell'Asi. In totale, stando ad alcuni atti ufficiali, è stata spesa una cifra pari a 66.595,00 euro. Denaro che, sostanzialmente, non servirà a nulla. L'amministrazione, infatti, è sempre più incline ad adottare un piano b: il mercato dovrebbe essere collocato all'interno di un'altra zona, già individuata dalla precedente giunta. Le casse del Comune, però, vedranno partire una cifra ingente che servirà a coprire servizi ormai svolti. Per rendere idoneo l'asse stradale Asi, il settore Ecologia e Ambiente ha stanziato 52.765,00 euro, necessari per la pulizia di una superficie molto ampia, che dovranno essere incassati dalla società Sap che si occupa, per conto dell'Ato Cl2, del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Gela.

Ovviamente, trattandosi di un asse distante dal centro cittadino, la giunta aveva previsto anche un servizio di navette: l'appalto è stato vinto dall'azienda Ast s.p.a. L'offerta vincitrice fissa una spesa di 440,00 euro per ogni giornata di mercato ed un totale, esteso a 10 giornate, di 5.280,00 euro. Inoltre, si poneva l'esigenza di riconvertire un lungo tratto di strada a sede mercatale: diversi guard - rail, così, dovevano essere eliminati. L'appalto è stato assegnato alla ditta gelese Sion srl, ad un costo di 8.550,00 euro.

Tutte le aziende dovranno ricevere ciò che è stato pattuito per lavori inutili. Il mercato non sorgerà mai sull'asse attrezzato dell'Asi, a sua volta sede solo provvisoria, e il pellegrinaggio, così, proseguirà. Oltre 60 mila euro, intanto, sono stati spesi per ammodernare una lingua d'asfalto che, fra poche settimane, ritornerà al suo precedente anonimato fatto di insetti, sterpaglie e tanto silenzio.

lunedì 18 luglio 2011

Sicilia, occupazione in calo

Fonte: Lasiciliaweb

Segna il passo l'economia in Sicilia: anche se nel primo semestre 2011 si intravedono timidi segnali di ripresa, gli indicatori statistici sembrano prefigurare una situazione di sostanziale stagnazione.

Diminuiscono i consumi e aumenta l'indebitamento delle famiglie, calano gli investimenti e la bilancia commerciale porta il segno meno. E' il quadro che emerge dal 36° Report Sicilia, realizzato dal Diste Consulting e della Fondazione Curella, presentato a Villa Malfitano, a Palermo.

Secondo l'indagine, nel 2010 e nel primo trimestre 2011 l'occupazione è diminuita dello 0,9% e il calo degli occupati ha riguardato in particolare il settore delle costruzioni, che ha registrato un crollo del 7,3%, e dell'industria (-4,5%).

Le attività legate al turismo, invece, hanno beneficiato della ripresa del flusso dei vacanzieri, dopo un triennio di flessioni. Nel 2010 le presenze turistiche hanno registrato un discreto recupero, con la crescita dei flussi provenienti dall'estero.

Gode di buona salute anche l'export, che nel primo trimestre dell'anno ha registra una crescita del 27,9 per cento su base tendenziale, a fronte di un aumento del 18,4% su scala nazionale. Secondo l'indagine, infine, il prodotto interno lordo dovrebbe attestarsi nel 2011 attorno allo 0,8 per cento contro un aumento dell' 1 per cento circa a livello nazionale.

"Dalle analisi contenute in questo rapporto - ha detto Alessandro La Monica, presidente Diste Counsulting - si evincono alcuni segnali positivi, indice questo che la congiuntura migliora. Ma da un punto di vista strutturale le conseguenze della crisi sembrano, per la nostra debole economia, irreparabili".

Per il presidente della Fondazione Curella Pietro Busetta "bisogna puntare sulle imprese e sulle aziende, fulcro dell'intera economia regionale. L'unica via di uscita è quella delle carte in regola, degli investimenti privati, della deregolamentazione amministrativa e del dimagrimento del pubblico".

domenica 17 luglio 2011

Lavoro: Cisl, in un anno +100 mila occupati. Recupera industria, in contrazione edilizia

Fonte: Ansa.it

Nei primi tre mesi del 2011 gli occupati sono aumentati dello 0,5% (116.000 unita') sullo stesso periodo dello scorso anno, aumento che ha riguardato quasi esclusivamente le donne: lo segnala l'osservatorio della Cisl.
L'occupazione nell'industria segna un moderato recupero anno su anno (+1,5%, pari a 70.000 unita'), le costruzioni una contrazione significativa (-5,3%, pari a -103.000 unita') mentre il terziario registra un nuovo risultato positivo.

L'edilizia a Gela, tra crisi e abusivismo. Lo sfogo di un imprenditore: "schiacciati dalla concorrenza sleale"

Fonte: Siciliainformazioni.com
Di Rosario Cauchi

Nell'estate di un anno fa, il procuratore della Repubblica di Gela, Lucia Lotti, lanciava l'allarme abusivismo edilizio: stando al magistrato, infatti, nella città nissena era ancora decisivo il mercato illegale delle costruzioni. 70 mila euro per avere, bello e pronto, lo scheletro di un edificio in appena venti giorni.

A dodici mesi di distanza, però, la realtà appare tutt'altro che mutata. “La concorrenza sleale ci mette in seria difficoltà, ci strozza – dice Giovanni Salsetta, responsabile di un'importante società del settore – molti impianti di produzione del calcestruzzo applicano prezzi che definire bassi sarebbe un semplice eufemismo e, ancora adesso, non riesco a comprendere come sia possibile”.

A Gela, per lavorare e rimanere competitivi all'interno di un mercato “drogato”, bisogna scendere a compromessi. “Nella maggior parte dei casi – aggiunge l'imprenditore – alcune società accettano di fornire calcestruzzo e inerti ai cantieri abusivi, messi su in assenza di qualsiasi autorizzazione”.


Il meccanismo, stando ad alcuni operatori del settore, sarebbe molto semplice: l'azienda fornisce anche i cantieri fuori regola, la magistratura interviene imponendo provvedimenti di sequestro ma i sigilli permangono per un limitato periodo.

E, dunque, il percorso si conclude così come era iniziato: l'impianto di calcestruzzo, venuto meno il blocco giudiziario, ricomincia a lavorare con gli stessi clienti. Gli stabilimenti di produzione realizzati, oramai due anni addietro, da Salsetta soffrono proprio per la materiale impossibilità di seguire la concorrenza.

“Abbiamo scelto – ammette il responsabile della ‘Edilponti’ - di rispettare un rigido codice etico. Non serviamo i cantieri abusivi, retribuiamo i nostri dipendenti regolarmente senza far ricorso a nessuno escamotage e, di conseguenza, i nostri prezzi non possono essere bassi come quelli applicati da altre società che, evidentemente, non sono così ligie al dovere”.

Per tali ragioni, quella che era sorta come un'impresa imperniata sulla nozione di legalità si è lentamente trasformata in un'ardua scalata: sette dipendenti, attualmente, lavorano presso lo stabilimento di produzione del calcestruzzo; i sei che si occupavano dell'impianto di frantumazione, invece, sono stati licenziati.

A quanto pare, infatti, neanche un'importante stazione appaltante come Syndial, orbitante nella dimensione Eni, impegnata nell'opera di bonifica di un'estesa discarica di fosfogessi ha optato per gli inerti prodotti dalla “Edilponti” preferendo, anche se a prezzi superiori, quelli trasportati a Gela da società con sede in altre provincie siciliane.

Ma l'edilizia stenta a marciare anche all'interno del petrolchimico gelese. “La verità – dice sempre Giovanni Salsetta – è che il lavoro nell'indotto dello stabilimento c'è ma viene appaltato ad imprese di altre regioni o altre provincie che si aggiudicano le commesse con ribassi che raggiungono anche la preoccupante soglia del 52%”. Così, le cooperative gelesi che costituiscono l'80% dell'intero indotto segnano il passo. Neanche il nuovo piano regolatore della città sembra aver apportato lo slancio richiesto da anni.

Stando a diversi imprenditori, infatti, con la sovrapposizione fra vecchie e nuove planimetrie, non è più possibile individuare le aree edificabili e la confusione avrebbe, oramai, assunto il primato.

“Quelle poche concessioni edilizie che vengono rilasciate – conclude Salsetta – possono giungere anche dopo uno o due anni di attesa. Piuttosto che attendere un periodo così lungo, però, molti imprenditori prendono la palla al balzo e decidono di edificare senza alcuna autorizzazione”. A Gela, l'edilizia rimane un settore strategico: a qualsiasi condizione.

venerdì 15 luglio 2011

Istat: nel 2010 in Italia oltre 8,2 milioni di poveri relativi

Fonte: Redattore Sociale

In Italia le persone relativamente povere sono 8 milioni 272 mila. Il 13,8 per cento dell'intera popolazione. Lo comunica l'Istat spiegando che nel 2010, sono 2 milioni 734 mila le famiglie in condizione di povertà relativa (l'11per cento delle famiglie residenti) L'Istat spiega che si tratta di quelle famiglie che sono al di sotto della linea di povertà. La soglia di povertà relativa per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media mensile per persona nel Paese, che nel 2010 è risultata di 992,46 euro (+1% rispetto al valore della soglia nel 2009). Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore a tale valore vengono classificate come povere.
Il dato, secondo l'istituto di statistica, è "sostanzialmente stabile". Segnali di peggioramento si osservano, tuttavia, tra le famiglie di cinque o più componenti (dal 24,9% al 29,9%), in particolare nel Centro (dal 16,1% al 26,1%), tra quelle con membri aggregati (dal 18,2% al 23%) e di monogenitori (dall'11,8% al 14,1%); nel Mezzogiorno peggiora la condizione delle famiglie con tre o più figli minori (dal 36,7% al 47,3%).
Non solo. La povertà aumenta tra le famiglie con persona di riferimento lavoratore autonomo (dal 6,2% al 7,8%) o con un titolo di studio medio-alto (dal 4,8% al 5,6%), a seguito del peggioramento osservato nel Mezzogiorno (dal 14,3% al 19,2% e dal 10,7% al 13,9% rispettivamente), dove l'aumento è particolarmente marcato se si tratta di un lavoratore in proprio (dal 18,8% al 23,6%).
Peggiora anche la condizione delle famiglie di ritirati dal lavoro in cui almeno un componente non ha mai lavorato e non cerca lavoro: essenzialmente, si tratta di coppie di anziani con un solo reddito da pensione (dal 13,7% al 17,1%).

giovedì 14 luglio 2011

Frode nell'edilizia, sette indagati nel messinese. Avviso di garanzia per due funzionari pubblici

Fonte: Siciliainformazioni.com

Sono state chiuse ieri a Patti, in provincia di Messina, le indagini condotte nei confronti di 5 imprenditori e 2 funzionari della Provincia regionale di Messina per i quali sono stati emessi altrettanti avvisi di garanzia. Ai sette indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di frode nelle pubbliche forniture e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Gli indagati dal 2001 al 2006 avrebbero fatto eseguire una serie di lavori pubblici, certificati come regolarmente eseguiti dai pubblici funzionari della Provincia Regionale di Messina, ma poi risultati non effettuati a norma. 
Si tratta della bonifica della ex discarica di Sant'Agata di Militello sita nei pressi del torrente Inganno, dei lavori per la bonifica del torrente di Brolo, effettuati interrando i rifiuti pericolosi, del completamento di 15 alloggi popolari nel Comune di Montagnareale, in difformità al capitolato d'appalto perché realizzati con cemento a basso rendimento. Inoltre sono stati realizzati lavori per la costruzione di cripte presso il cimitero di Montagnareale utilizzando marmo di qualità difforme ed inferiore a quella stabilita dal capitolato d'appalto.
Infine sono stati effettuati i lavori urgenti di messa in sicurezza della strada agricola di collegamento della frazione Serra dell'Aria del Comune di San Salvatore di Fitalia utilizzando un quantitativo di cemento inferiore a quello previsto dal contratto e successivamente fatturato. Le indagini, sono durate circa 2 anni e sono state effettuate dai carabinieri di Patti con l'utilizzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali, eseguendo sopralluoghi e scavi sui siti interessati dalle bonifiche e con l'ausilio di consulenti tecnici per la valutazione delle opere edilizie.

domenica 10 luglio 2011

Disoccupazione: 15% Campania e Sicilia

Fonte: Ansa.it

Il tasso di disoccupazione e' a doppia cifra in circa un terzo delle regioni italiane e in tutte quelle meridionali, ma, in particolare, sono Sicilia e Campania a scontare le quote di senza lavoro piu' alte, raggiungendo rispettivamente i tassi del 15% e del 15,6%. E' quanto emerge dai dati dell'Istat, aggiornati al primo trimestre 2011, su occupati e disoccupati a livello regionale.

sabato 9 luglio 2011

Uil: 485 mila addetti coinvolti in Cig

Fonte: Ansa.it

Sono potenzialmente quasi mezzo milione (485.000 per la precisione) i lavoratori italiani coinvolti dalla cassa integrazione. E' quanto calcola la Uil sulla base dei dati di giugno diffusi nei giorni scorsi dall'Inps. Il sindacato evidenzia che ''siamo ancora lontani da una situazione pre-crisi, tanto che l'incremento percentuale di richieste di cassa integrazione e' di oltre il 400%, sia nel primo semestre 2007 che nel primo semestre 2008''

mercoledì 6 luglio 2011

Italia, in pensione nel 2050 con meno di mille euro al giorno

Fonte: Peacereporter.net

Generazione 'mille euro' a rischio povertà. Lo rivela una ricerca del Censis commissionata da Unipol, presentata oggi a Roma nel corso del convegno Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali. Secondo l'indagine il 42 percento dei lavoratori dipendenti tra i 25 e 34 anni andrà in pensione intorno al 2050 con meno di mille euro al mese.

Attualmente i lavoratori in questa fascia di età che guadagnano meno di mille euro sono il 31,9 percento, questo significa che in molti si troveranno ad avere una pensione pubblica inferiore al reddito che avevano a inizio carriera. Non solo, ma questa previsione riguarda quelli 'più fortunati', cioè i 4 milioni di giovani ben inseriti nel mercato del lavoro, con contratti standard.
Fuori dal conteggio restano, infatti, i giovani autonomi o con contratti atipici, che sono circa un milione e i 2 milioni di ragazzi che non studiano nè lavorano. Un presente duro, un futuro inquietante. Come racconta il dossier Vita da funamboli sul numero di luglio di E- il mensile di Emergency. Quella dei giovani in un Paese, l'Italia, in cui il lavoro flessibile si può chiamare in diciotto modi diversi e nel quale le corporazioni hanno un gran peso. Con uno sguardo alla precarietà, ma anche al welfare degli altri e a qualche buona idea.

Gela, appalto assegnato e poi revocato ad imprenditore sotto processo

Fonte: Siciliainformazioni.com
Di Rosario Cauchi

In ballo c'era un importante appalto pubblico, quello per la manutenzione di strade, marciapiedi e aree pubbliche, delle zone ovest e centro nord di Gela: l'amministrazione comunale, attraverso il dirigente del settore territorio e ambiante e a conclusione della relativa gara, aveva individuato l'azienda alla quale affidarlo.
A spuntarla era stata la ditta edile gestita da Antonino Portelli.
Ma l'assegnazione non ha retto più di un mese: dopo la determinazione dirigenziale,
datata 24 maggio, che affidava, in maniera definitiva, l'appalto alla ditta prescelta, è stato necessario un nuovo provvedimento, emanato dal settore comunale territorio e ambiente lo scorso 8 giugno, per revocarlo.
La causa?
Il responsabile dell'azienda è attualmente imputato in due processi con l'accusa di turbata libertà degli incanti.
Quindi niente lavori in affidamento e decadenza della sua ditta dall'albo fiduciario del Comune di Gela.
Il valore dei lavori assegnati all'imprenditore Antonino Portelli ammontava, a base d'asta, a 107 mila euro, anche se l'importo complessivo contrattuale scendeva ad 81 mila euro.
La decisione assunta dal dirigente del settore territorio e ambiente è scaturita da una cattiva interpretazione del protocollo di affidamento.
Non è possibile, infatti, valutare la sola informativa antimafia, regolarmente presentata dall'imprenditore con esito favorevole, ed omettere, invece, il controllo del certificato dei carichi pendenti, dal quale emergeva la sussistenza, a suo carico, di due procedimenti penali datati 2004 e 2005.
Dopo la revoca, l'amministrazione comunale provvederà ad individuare il nuovo appaltatore utilizzando la graduatoria già formata, allo scopo di non ritardare l'avvio di opere assai importanti per la città.
Intanto, la ditta gestita da Antonino Portelli, già vicepresidente degli edili gelesi aderenti a Confartigianato, è stata definitivamente esclusa dallo speciale albo di fiducia.

martedì 5 luglio 2011

Inail: in 2010 morti calano sotto mille

Fonte: Ansa.it

Ancora in calo gli incidenti sul lavoro. Nel 2010, il numero dei decessi e' sceso per la prima volta sotto la soglia dei mille: sono stati 980, registrando un calo del 6,9% rispetto ai 1.053 del 2009 e toccando un nuovo minimo storico dal dopoguerra (riferimento per le statistiche).
In diminuzione anche gli infortuni nel complesso: lo scorso anno sono stati 775 mila (775.374 per la precisione) in calo dell'1,9% rispetto ai 790.112 del 2009. I dati sono contenuti nel rapporto annuale dell'Inail.