venerdì 15 luglio 2011

Istat: nel 2010 in Italia oltre 8,2 milioni di poveri relativi

Fonte: Redattore Sociale

In Italia le persone relativamente povere sono 8 milioni 272 mila. Il 13,8 per cento dell'intera popolazione. Lo comunica l'Istat spiegando che nel 2010, sono 2 milioni 734 mila le famiglie in condizione di povertà relativa (l'11per cento delle famiglie residenti) L'Istat spiega che si tratta di quelle famiglie che sono al di sotto della linea di povertà. La soglia di povertà relativa per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media mensile per persona nel Paese, che nel 2010 è risultata di 992,46 euro (+1% rispetto al valore della soglia nel 2009). Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore a tale valore vengono classificate come povere.
Il dato, secondo l'istituto di statistica, è "sostanzialmente stabile". Segnali di peggioramento si osservano, tuttavia, tra le famiglie di cinque o più componenti (dal 24,9% al 29,9%), in particolare nel Centro (dal 16,1% al 26,1%), tra quelle con membri aggregati (dal 18,2% al 23%) e di monogenitori (dall'11,8% al 14,1%); nel Mezzogiorno peggiora la condizione delle famiglie con tre o più figli minori (dal 36,7% al 47,3%).
Non solo. La povertà aumenta tra le famiglie con persona di riferimento lavoratore autonomo (dal 6,2% al 7,8%) o con un titolo di studio medio-alto (dal 4,8% al 5,6%), a seguito del peggioramento osservato nel Mezzogiorno (dal 14,3% al 19,2% e dal 10,7% al 13,9% rispettivamente), dove l'aumento è particolarmente marcato se si tratta di un lavoratore in proprio (dal 18,8% al 23,6%).
Peggiora anche la condizione delle famiglie di ritirati dal lavoro in cui almeno un componente non ha mai lavorato e non cerca lavoro: essenzialmente, si tratta di coppie di anziani con un solo reddito da pensione (dal 13,7% al 17,1%).

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