Fonte: Siciliainformazioni.com
Di Rosario Cauchi
Iniziano a prodursi le prime reazioni di fronte ai preoccupanti particolari che trapelano dall’inchiesta avviata, dalla guardia costiera di Gela e dagli uomini del nucleo speciale d’intervento di Roma, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, ai danni di quattro alti responsabili del petrolchimico gelese, accusati di aver permesso l’irregolare stoccaggio di oltre 25 tonnellate di amianto.Le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil, che rappresentano i lavoratori edili impegnati all’interno della fabbrica, infatti, hanno ufficialmente chiesto al Comune di Gela e alla Provincia di Caltanissetta e, dunque, al primo cittadino Angelo Fasulo e al presidente Giuseppe Federico, di costituirsi parte civile nel futuro dibattimento.
“Questo – dice Ignazio Giudice della segreteria regionale della Fillea Cgil – rappresenterebbe un importante messaggio, verso i cittadini e i lavoratori di Gela, ma, anche, nei confronti dei dirigenti Eni che, di certo, non possono pensare di fare il brutto e il cattivo tempo sulla pelle degli operai”.
Dopo l’ispezione compiuta, lunedì, dagli investigatori insieme ai tecnici dell’azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta, è emersa la presenza di una quantità di rifiuti speciali, contenenti amianto, all’interno della vasca numero 4 dell’isola 32 dell’area industriale Eni, superiore alle 7 tonnellate in origine annunciate.
Amianto che, stando agli inquirenti, sarebbe stato stoccato violando le norme in materia: la vasca numero 4 sarebbe stata ricoperta da teloni bucati e i rifiuti contenuti all’interno di sacchi aperti o distrutti dal tempo.
Le fibre d’amianto, così, si sarebbero propagate in atmosfera: senza contare l’incidenza sui lavoratori impegnati nel reparto sottoposto a controlli.
“Il Comune di Gela e la Provincia di Caltanissetta – prosegue il sindacalista – devono assumersi importanti responsabilità. Dare l’incarico ad un legale, peraltro, è ben poca cosa di fronte alle irregolarità riscontrate dalla magistratura”.
A quanto trapela, alcuni consiglieri comunali gelesi avrebbero già inoltrato la richiesta al primo cittadino Angelo Fasulo, senza, però, avere una risposta certa.
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