giovedì 14 aprile 2011

Gela, settore edile sotto stretta sorveglianza. Fasulo, "anche così si contrasta la mafia"

Fonte: Siciliainformazioni.com
Di Rosario Cauchi

L’amministrazione comunale di Gela ha deciso di inasprire i controlli sull’intera filiera edile. Una vera e propria task force, composta da sindacalisti e membri dell’Ance di Caltanissetta, avrà il compito di impedire qualsiasi forma di lavoro nero o di sfruttamento, diretto o indiretto, all’interno dei tanti cantieri sparsi sul territorio.

“La realtà quotidianamente vissuta dagli operai in edilizia in questa provincia – spiega il primo cittadino gelese Angelo Fasulo – deve essere meglio regolamentata, lavoratori ed imprenditori devono agire su un binario comune”. Proprio questo settore, come confermato da recenti indagini condotte dalle forze dell’ordine, si conferma il perno degli affari condotti dalla criminalità nissena, organizzata e non. I cantieri, pubblici e privati, sono divenuti, negli ultimi anni, scenario di molteplici violazioni. “Mi capita spesso – commenta il componente della segreteria regionale della Fillea Cgil Ignazio Giudice – di compiere ispezioni presso diversi cantieri, gestiti, in alcuni casi, anche da imprenditori aderenti alle associazioni anti racket, ed individuare, insieme agli ispettori, palesi casi di lavoro nero oppure di diritti violati”. Stipendi inferiori alle cifre indicate in busta paga, contributi previdenziali versati dagli stessi lavoratori, ore d’impiego maggiori rispetto a quelle previste nei contratti. Questi sono soltanto alcuni degli stratagemmi utilizzati per eludere i controlli e risparmiare sui costi. Ma la volontà dell’amministrazione gelese, così come esposto dal primo cittadino Fasulo, va oltre la regolamentazione da imporre alle imprese edili.

La burocrazia comunale a Gela, infatti, si prepara ad un netto giro di vite. Anche semplici privati, intenzionati ad avviare lavori di costruzione, dovranno presentare la necessaria documentazione antimafia, da estendere a tutti i responsabili delle operazioni: dal progettista ai capi cantiere. Nessun imprenditore con precedenti penali o procedimenti giudiziari in corso potrà avere accesso ai cantieri pubblici. “Certamente – commenta Fasulo – l’iter autorizzativo potrebbe divenire più lento ma solo in questo modo saremo in grado di escludere qualsiasi condizionamento all’interno di un settore economico ancora tanto strategico”.

Tra gli obiettivi perseguiti da sindacati ed istituzioni locali, inoltre, anche quello di porre un argine all’abusivismo edilizio in una Gela da decenni capitale del mattone facile. Tutti gli abusivi, infatti, verranno sottoposti a controlli che potrebbero portare all’avvio di procedimenti giudiziari d’ufficio.

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