domenica 24 aprile 2011

Sì e 50 milioni alla zona franca per la legalità

Fonte: La Sicilia

La Giunta regionale presieduta da Raffaele Lombardo ha approvato ieri lo schema di delibera per l'istituzione della "Zona franca per la legalità'' nel territorio della provincia di Caltanissetta e di alcuni Comuni delle province limitrofe.
La proposta, presentata dall'assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, ha recepito le istanze provenienti dal "Tavolo unico di regia per lo sviluppo e la legalità" di Caltanissetta, orientato a creare una zona franca in grado di attrarre investimenti sul territorio, incentivare la crescita e rilanciare il tessuto socio economico della provincia.
«È una sfida per il rilancio di un territorio - afferma il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo - che parte dall'idea di creare un'area economica, destinata a garantire vantaggi e sgravi fiscali a favore di quelle imprese in grado di rispettare tutti i parametri di legge e di opporsi a richieste criminali. La Regione intende avviare un dialogo propositivo per una stagione di rilancio economico e sociale della provincia di Caltanissetta e non solo».
«La provincia di Caltanissetta, con l'attuale vertice di Confindustria, rappresenta - sostiene l'assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi - un modello imprenditoriale di legalità a livello nazionale: i numerosi protocolli d'intesa redatti con la Prefettura per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata e creare ampie sinergie sul territorio assieme alla realizzazione di una "Zona franca per la legalità" possono contribuire ad aumentare la consapevolezza di avere condizioni possibili per attrarre investimenti su un territorio molto vasto su cui creare una zona sicura, un'area protetta da ogni fenomeno malavitoso o delinquenziale che, con il concorso delle istituzioni, salvaguardi gli investimenti, dia certezza alle imprese, realizzi un costante controllo delle attività, fornisca corsie preferenziali per l'apertura di nuove imprese e sia in grado di fornire servizi attraverso lo 'sportello unico', in tempi certi».
Della "Zona franca per la legalità" faranno parte Caltanissetta e tutti i Comuni della sua provincia (Acquaviva Platani, Bompensiere, Butera, Campofranco, Delia, Gela, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, Resuttano, Riesi, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga e Villalba), quattro Comuni della provincia di Agrigento (Canicattì, Campobello di Licata, Ravanusa e Licata) e uno in provincia di Enna (Pietraperzia).
Secondo quanto previsto dalla legge regionale n. 15/2008, il presidente della Regione dovrà, d'intesa con il ministro dell'Interno, istituire la "Zona franca per la legalità" e al contempo aprire un confronto col Governo nazionale e con la Commissione europea per la individuazione di proposte operative relative ad una fiscalità di vantaggio per le imprese ubicate all'interno della "Zfl".
La Giunta regionale ha inoltre messo a disposizione dell'assessore alle Attività produttive la somma di 50 milioni di euro per l'attivazione delle finalità della "Zfl".

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