sabato 13 novembre 2010

"I clan di Niscemi vogliono il potere sugli appalti pubblici". Il giornalista Gaetano Liardo commenta gli ultimi attentati

Di Rosario Cauchi
Fonte: Siciliainformazioni.com
13.11.2010

A Niscemi la tensione si mantiene alta, rafforzata dall’ultimo avvertimento, solo in ordine di tempo, ricevuto dal consigliere comunale Massimiliano Conti.
“Dopo il ferragosto di fuoco-racconta il giornalista Gaetano Liardo-con diversi attentanti incendiari che hanno coinvolto persino ignare casalinghe, il rinvenimento di una gallina impiccata presso l'abitazione di campagna del consigliere Conti conferma che il clima a Niscemi non è dei migliori”.
Liardo, nato proprio a Niscemi, da sempre si occupa delle vicende interne al suo comune d'origine.
“L'amministrazione guidata da Giovanni Di Martino-continua il giornalista-è ben consapevole che questa pressione è in qualche modo conseguenza degli sforzi condotti in direzione dell'assoluta trasparenza”.
Stando a Gaetano Liardo, infatti, attentati ed intimidazioni si legherebbero ad un unico filone: l'assunzione di un potere economico sempre più dipendente dagli appalti pubblici.
“Il sistema delle white list e del controllo radicale di ogni fase degli appalti, compresi gli affidamenti in sub appalto, danno certamente fastidio, soprattutto all'interno di un contesto economico sempre più povero”.
Il livello di emergenza più elevato, secondo Liardo, emergerebbe anche dall'analisi di un altro recente accadimento.
“L'attentato incendiario che ha distrutto l'automobile del sindaco Di Martino-spiega il giornalista-ha rappresentato un evento unico nella recente storia di Niscemi, mai si era giunti a toccare un amministratore talmente importante”.
La criminalità, a Niscemi, quindi, alza il tiro: senza alcuna differenza tra maggioranza e opposizione in Consiglio Comunale; basti pensare che Massimiliano Conti era appena uscito dall'Mpa per rimanere sempre all'opposizione, ma come indipendente.
“Un altro elemento da approfondire-dichiara Gaetano Liardo-riguarda il passato connubio tra mafia e politica, non è un caso che negli ultimi anni, per ben due volte, il civico consesso è stato sciolto per infiltrazione mafiosa, nonostante gli esiti del maxi processo “Apogeo” abbiano escluso, anche a causa di vizi formali, particolari responsabilità politiche”.
Secondo Liardo, le famiglie di Niscemi non accetteranno così facilmente di cedere il passo, e questi avvertimenti potrebbero rappresentare una dura presa di posizione.
Intanto, sulla scia dell'intimidazione ricevuta da Massimiliano Conti, il Consiglio Comunale, riunito in seduta straordinaria, ha richiesto un incontro con il Prefetto di Caltanissetta Umberto Guidato.




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