mercoledì 8 dicembre 2010

"Economia drogata messa a nudo, a fine gennaio una grande manifestazione contro mafia e malaffare". Cgil, Cisl e Uil sull'operazione "Redde Rationem"


8.12.2010
Fonte: La Sicilia ed.Caltanissetta

Arriva a distanza di otto giorni il compiacimento delle organizzazioni sindacali sull'operazione "Redde rationem" «che - affermano i segretari provinciali Antonino Giannone (Cgil), Carlo Argento (Cisl) e Salvatore Pasqualetto (Uil) - riesce a far luce su un sistema "economico drogato" della provincia di Caltanissetta e fa emergere un meccanismo che occorre sconfiggere con tutto l'impegno possibile di ciascun soggetto».
«Da diverso tempo - affermano Giannone, Argento e Pasqualetto - siamo convinti che in Provincia, il fenomeno delle estorsioni sia ampiamente operante, lo abbiamo sostenuto in diverse occasioni e affermato che alcune aziende fanno la cresta sui salari dei lavoratori dipendenti, pur di pagare "la messa in sicurezza", quasi come fatto di "normalità". Dagli arresti emerge un sistema economico, nel quale alcuni dal pagamento del pizzo traggono un grande vantaggio. Riteniamo che l'economia sana del territorio debba prevalere sul malaffare e per questo occorre aiutare quanti pensano di restare nel territorio e vivere una condizione di normalità, in un mercato nel quale la libera concorrenza deve essere il regolatore principale dei rapporti economici».
«La Magistratura - continua la nota - ha imposto un'accelerata a diverse inchieste giudiziarie e, di ciò ci congratuliamo per l'imponente sforzo organizzativo e professionale, nonostante la carenza di organico che rallenta le iniziative investigative e l'attività giudiziaria. Al procuratore Lari, ai magistrati impegnati nell'operazione, al questore e ai tanti poliziotti che hanno lavorato all'indagine, va il nostro plauso e la nostra gratitudine per il lavoro svolto».
«Col processo Incipit-Excipit - ricordano - ci siamo costituiti parte civile contro il malaffare, pensiamo di doverlo rifare se esisteranno le condizioni giuridiche idonee all'iniziativa, ma sentiamo forte l'esigenza di richiamare coloro che sanno, coloro che hanno vissuto con sofferenza i momenti dell'estorsione e coloro che avendo subito e non parlato, hanno l'obbligo di aiutare la Magistratura e le forze dell'Ordine, a far luce su un fenomeno che deve essere debellato per fermare l'emigrazione che sta spopolando intere comunità del nostro territorio. Sicurezza e legalità, sono due aggettivi che accompagnano la crescita del territorio e siamo convinti che oggi, esistano le condizioni per arrivarci, necessita però che la popolazione esprima il sostegno alla Magistratura e alle Forze dell'Ordine che a volte con sacrifici personali e abnegazione, riescono a portare a termine le iniziative intraprese».
«Stiamo lavorando ad una grande manifestazione contro la mafia ed il malaffare - concludono - che pensiamo di poter realizzare entro la fine di gennaio, primi di febbraio e desideriamo farlo, per coinvolgere la società civile, le singole persone, le scuole, le Istituzioni e quanti pensano che in Provincia di Caltanissetta e nel centro meridionale della Sicilia, sia arrivato il momento di gridare: "basta"».

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