FILLEA CGIL Caltanissetta
Via Pitagora, 19 – 93012 Gela
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sito internet: www.filleacgilcaltanissetta.it
Gela: la più importante città della provincia, per storia, per densità demografica, per insediamento industriale, per una naturale, seppur negata, vocazione turistica. Ebbene la città dalle mille potenzialità è nella più profonda crisi, dall’industria all’agricoltura, dal servizi pubblici alla qualità della vita, dalle condizioni culturali offerte ai bambini alla speranza di una vita normale per gli anziani, dalla inoccupazione giovanile alla disoccupazione di tante donne e di tanti uomini ultra cinquantenni. I ritardi delle retribuzioni stanno mortificando sempre più centinaia di addetti, e le aziende sono sempre più delle banche, non degli imprenditori.
Caltanissetta: il capoluogo della provincia, una delle 9 della Sicilia, vive un momento buio dal punto di vista politico – istituzionale, che al di là del merito delle questioni, inginocchia la città, la sua immagine e anche , di riflesso, dell’intera provincia. La zona industriale di Caltanissetta da anni non conosce un momento di espansione e le aziende insediate hanno trascorso gran parte dell’anno che sta per concludersi in regime di cassa integrazione ordinaria. Caltanissetta, anche per il crollo del viadotto Geremia 2 (Gela – Caltanissetta), ha un urgente bisogno di eesere rilanciata dal punto di vista economico – infrastrutturale.
Mussomeli: Comune ricco di presenza di imprese edili, più di 100, risente della endemica crisi di collegamenti precari con le città economicamente più sviluppate della provincia. Tale crisi di collegamento trascina e coinvolge in modo diretto i Comuni di Campofranco, Sutera, Villalba, Vallelunga Pratameno, Marianopoli, Milena ed, in qualche caso, Serradifalco. Più infrastrutture viarie consentirebbero più economia per l’intera provincia, più lavoro per tanti cittadini è più opportunità di crescita per le imprese.
Mai come l’ultimo triennio i dati riferiti all’utilizzo degli ammortizzatori sociali sono stati così veri, così vissuti dai lavoratori, da essere allarmanti, drammatici, terribilmente in aumento.
I dati del settore industria in provincia di Caltanissetta
nell'anno 2008, 9 aziende, una forza aziendale pari a 393 lavoratori, dipendenti in cigo 221, ore cigo 57.952; nell'anno 2009, invece, 25 aziende, una forza aziendale di 2.780 lavoratori, dipendenti in cigo 1.584, ore cigo 469.538
Andiamo in termini percentuali ad analizzare i dati:
I dati del settore industria in provincia di Caltanissetta
nell'anno 2008, 9 aziende, una forza aziendale pari a 393 lavoratori, dipendenti in cigo 221, ore cigo 57.952; nell'anno 2009, invece, 25 aziende, una forza aziendale di 2.780 lavoratori, dipendenti in cigo 1.584, ore cigo 469.538
Andiamo in termini percentuali ad analizzare i dati:
1)Vi sono 178% in più che hanno chiesto l’utilizzo della CIGO (cassa integrazione guadagni ordinaria).
2) la forza aziendale è aumentata del 607%;
3) i dipendenti in CIGO sono il 617% in più;
4) Le ore di CIGO sono aumentate del 710%;
la media di cassa integrazione per uomo/lavoratore è aumentata del 13% che rapportato in giorni significa da
Butera che passa da 0 a 55.208 ore di cassa integrazione;
Caltanissetta che passa da 21.880 a 68.326 aumentando del 212%;
Campofranco che passa da 1.104 a 10.937 aumentando dell’891%;
Delia che passa da 0 a 9.275;
Gela che passa da 34.968 a 317.098;
Riesi che passa da 0 a 8.694
Totale ore cigo 2008 57.952
Totale ore cigo 2009 469.538
L'aumento è pari a +710%
Totale ore cigo 2008 57.952
Totale ore cigo 2009 469.538
L'aumento è pari a +710%
Il 2011 si apre male per la nostra provincia e non è sufficiente prenderne atto, come non è sufficiente correre dal Prefetto per siglare accordi che alla fine rischiano di essere travolti dal vento della crisi e della politica che parla e non fa. Nel 2011 l’obiettivo della fillea cgil sarà quello di alzare la testa ed individuare opere cantierabili, opere esecutive, insomma “sfidare” le istituzioni politiche a non guaradare la barca che affonda. Dall’indotto ENI di Gela ogni giono esce una preoccupazione diversa e noi, (SINDACATO, INDUSTRIALI, ISTITUZIONI A TUTTI I LIVELLI), dobbiamo possedere, costruendola con impegno, dedizione, responsabilità e coerenza, una proposta di rilancio dell’occupazione.
Ignazio Giudice
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