martedì 5 ottobre 2010

Comunicato stampa Ance Caltanissetta. Ridotti gli appalti pubblici in provincia di Caltanissetta, si allarga la crisi

  
 Il settore dell’edilizia pubblica nel nisseno, da anni in sofferenza, nel corso dell’anno 2010 ha superato i livelli di guardia con la perdita secca di 3.000 posti di lavoro.
 A questi numeri di per sé assai significativi dello stato di recessione che il settore vive nella nostra provincia, vanno sommati quelli dell’indotto: meno lavoro per gli artigiani, per i fornitori di materie prime, per i tecnici. La crisi dell’edilizia pubblica in provincia di Caltanissetta in altri termini, provoca un corto circuito nel circolo virtuoso che produce benessere e, di convesso, crea nuove sacche di povertà.
 A titolo esplicativo si riportano i dati desunti dalla GURS. Nel corso del 2010, nella nostra provincia sono state bandite soltanto 19 gare per un ammontare complessivo di 22.694.717 €, vale a dire il 45,71% in meno rispetto allo stesso periodo del 2009 quando furono bandite 35 gare. Non è stata bandita nessuna gara oltre la soglia europea. Le gare bandite sono state 14 per un ammontare fino a € 1.250.000 e 5 nella fascia compresa tra 1.250.000 e 4.845.000 €.
Di queste gare, 7 sono state bandite dalla Provincia regionale, 2 dall’azienda Usl,  1 dallo Iacp, 1 dall’Ato ambiente Cl 2, e le rimanenti dai comuni di Resuttano, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Caltanissetta, Gela, San Cataldo, Campofranco e Sutera.
Ci sono Comuni come Acquaviva Platani Delia e Sommatino che non bandiscono gare di pubblica edilizia dal 2007, Bompensiere dal 2008.
Una crisi di idee e di progettualità che penalizza la pubblica edilizia, quali strade, scuole, ospedali, centri abitati e provoca impoverimento a tutti i livelli.  
Questo il prospetto degli ultimi 10 anni. Acquaviva Platani ha bandito, dal 2001 ad oggi, 4 gare di edilizia pubblica per un ammontare complessivo di € 2.369.937; Bompensiere 5 (€ 2.456.996), Butera 23 (€ 22.586.235), Caltanissetta 54 (€ 24.575.728), Campofranco 8 (€ 2.945.764), Delia 4 (€ 1.477.224), Gela 77 (€ 84.816.932), Marianopoli 4 (€ 1.743.569), Mazzarino 16 (€ 13.640.252), Milena 5 (€ 1.256.756), Montedoro 10 (€ 5.776.780), Mussomeli 7 (€ 4. 938.068), Niscemi 19 (€ 10.892.442), Resuttano 6 (€ 1.655,377), Riesi 14 (€ 3.613.258), San Cataldo 22 (€ 15.746.562), Santa Caterina Villarmosa 13 (€ 8.799.432), Serradifalco 21 (€ 6.792.181), Sommatino 6 (€ 3.184.311),  Sutera 3 (€ 731.782), Vallelunga Pratameno (€ 3.196.017) 6, Villalba 6 (€ 2.175.025), per un totale complessivo di 333 gare pari a euro 225.370.628.
L’Associazione nazionale costruttori edili della provincia di Caltanisetta  quindi, nel sottolineare lo stato di crisi del settore senza precedenti, lancia un appello ai rappresentanti politici ai vari livelli per invertire tale tendenza, restituendo alla politica ed agli uffici ad essa correlati, il proprio ruolo. Occorre ritrovare un’intesa comune per favorire lo sviluppo del territorio, dotandolo di moderne e funzionamenti infrastrutture per rimettere in moto il circolo virtuoso produttivo di cui il settore edile è il motore propulsivo. 


Caltanissetta lì 4 ottobre 2010         

                                                       Presidente Ance Caltanissetta
                                                           Michelangelo Geraci

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