Fonte: "La Sicilia" ed.Caltanissetta
Sul triste destino della zona franca urbana, argomento affrontato martedì in consiglio comunale, interviene il segretario di Fillea Cgil, Ignazio Giudice per sollecitare una levata di scudi delle amministrazioni di Gela, Erice e Catania. Il sindacalista fa presente che la manovra finanziaria estiva del governo Berlusconi ha di fatto cancellato il meccanismo di esenzione da Ires, Irap, Ici e di esonero Inps sulle retribuzioni da lavoro dipendente trasformandolo in un sistema basato sulla concessione di contributi diretti.
" Il destino sembra essere già scritto , e questa volta indelebilmente, per le misure introdotte a favore delle Zfu sparse nel nostro paese. Le zona franche urbane dopo essere state presentate in pompa magna dal Ministero dello Sviluppo Economico sono state contrassegnate da vari tentativi di modifica strutturale - dice Giudice - per poi essere riassorbite dalle disposizioni previste a favore delle nuove zone a burocrazia zero che presentano altre caratteristiche a dir poco negative per le zone povere di lavoro e infrastrutture del nostro paese. E' successo in sostanza che nel 2007 è nato il progetto di zona franca urbana per agevolare nuove opportunità di lavoro e recupero di interi quartieri del Sud. Nel 2008 su proposta della Lega Nord, la zona franca urbana assume le caratteristiche di aiuto di Stato e viene esteso a Ventimiglia, Massa Carrara, Velletri e Sora. Nel 2009 con il decreto "mille proroghe" vengono esclusi dai benefici i contributi per lavoro dipendente. Nel 2010 viene inventata la Zbs, la zona burocrazia zero. La Zbs - dice Ignazio Giudice - è un regalo alla Lega Nord".La proposta di Giudice è che il sindacato, congiuntamente ai sindaci di Gela, Catania ed Erice nonché ai consigli comunali e provinciali organizzi "una forte azione sociale e culturale di protesta contro il governo nazionale per gli scippi subiti e per avere illuso tanti cittadini che speravano in una opportunità lavorativa". Gela perde 5.718.855 di euro , Erice 3.797.252 Catania 7.349.992 euro. Più di 16 milioni di euro in tutta la Sicilia.
M.C.G.
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