sabato 9 ottobre 2010

Contributi evasi nel part-time edile

 10/10/2010
Fonte: "La Sicilia" ed.Caltanissetta

Dietro il part time del settore edile si celerebbe il modo per evadere i contributi previdenziali ed assistenziali. Lo denuncia il segretario generale della Filca Cisl Franco Iudici che punta l'indice sulla larga diffusione del lavoro part time nel settore edile. Il dato di partenza: in provincia di Caltanissetta sono 152 i lavoratori part time nel periodo ottobre 2009-settembre 2010.
"Un fenomeno strano - dice il segretario della Filca Cisl - questi precari lavorano veramente 4 ore, le altre 4 vanno in palestra o in piscina? Non credo. Non ne avrebbero le possibilità economiche. E' già appena sufficiente lo stipendio con 160 ore mensili cioè 20 giornate lavorative, figuriamoci con le ore dimezzate. Il dato allarmante è che il part time spesso nasconde un vero e proprio lavoro a tempo pieno". Il segretario della Filca Cisl parte dalla circolare 6 emanata dall'Inps il 13 gennaio 2010. Le aziende edili possono assumere a part time fino ad un massimo del 3% dei dipendenti. Ma se in provincia non vi sono aziende edili che hanno 100 dipendenti, da dove esce fuori il dato di 152 lavoratori part time?
"Questo dato impone - aggiunge Franco Iudici - di mantenere alto il livello di guardia perchè i lavoratori continuano a lavorare senza tutele previdenziali ed assicurative. Peraltro, secondo la circolare Inps, è obbligatorio l'avvio immediato dei controlli da parte dell'Istituto di previdenza ogni volta che scatta la segnalazione di un lavoratore part time. Noi diciamo che bisogna porre fine all'applicazione esagerata di queste tipologie contrattuali che vengono utilizzare per camuffare lavoro irregolare. Molti lavoratori, per i loro problemi economici, non riescono a denunciare i loro datori di lavoro ed accettano ciò che gli viene imposto".
La FilcaCisl spera anche nell'attività della task force presso la Prefettura per contrastare il lavoro nero e ripristinare la legalità nei cantieri edili. Quello edile è uno dei settori più colpiti dalla crisi economica. Fermi sia il settore delle costruzioni private che quelle pubbliche. Tra ottobre 2008 e settembre 2009 sono state 914 le imprese attive e 4730 i lavoratori censiti. L'anno dopo si sono persi 113 imprese attive e 817 lavoratori. Al petrolchimico il settore edile è in forte crisi e in questi giorni potrebbero riaccendersi nuovi focolai di protesta dato che si sta esaurendo in molti casi il periodo massimo di cassa integrazione. Il 26 ottobre si riuniscono gli Stati generali dell'Edilizia in un momento in cui il settore è sull'orlo del precipizio.

M.C.G.

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