GELA "RISCOPRE" L'ABUSO EDILIZIO MA ORA NON CI SONO PIU' ALIBI. ADOTTATO IL PIANO REGOLATORE GENERALE
Di Rosario Cauchi
1.10.2010
Fonte: Siciliainformazioni.com
A Gela, da qualche mese, una nuova amministrazione a guida Pd, capeggiata dal sindaco Angelo Fasulo, tenta, fra molteplici problemi di carattere finanziario, di riorganizzare la complessa macchina burocratica.
Dopo i due mandati svolti dall'attuale eurodeputato Rosario Crocetta, però, si ripresentano emergenze tipiche del contesto gelese.
Ritorna al centro dei riflettori, ad esempio, la questione edilizia: abusivismo, cantieri tanto rapidi da sorprendere la stampa nazionale, piano regolatore generale, lavoratori non pagati ed indagini della magistratura.
Angelo Fasulo è convinto che “l'approvazione del piano regolatore generale, dopo decenni di attesa, consentirà il rispetto delle regole in un settore spesso dominato dai furbi”.
Il nuovo sindaco, del resto, ha una sua spiegazione circa il perdurante fenomeno dell'abusivismo selvaggio.
“Non bisogna-dice-attribuire troppe responsabilità alle precedenti giunte, comprese quelle guidate dall'ex sindaco Crocetta, purtroppo, in mancanza del piano regolatore generale difficilmente si sarebbe potuto fare di più, senza regole certe è chiaro che anche amministrazioni imperniate sulla ricerca della legalità possono trovare difficoltà”.
Adesso, l'assessore all'Urbanistica Giuseppe D'Aleo, concordando la strategia con il sindaco, ha voluto introdurre un meccanismo di silenzio-assenso che dovrebbe consentire l'approvazione delle molte pratiche edilizie, quotidianamente presentate agli uffici comunali, entro novanta giorni, anche senza un esplicito provvedimento dirigenziale.
Qualche settimana fa, Lucia Lotti, Procuratore della Repubblica di Gela, ha divulgato alcuni dati connessi all'azione di contrasto all'abusivismo edilizio condotta dai magistrati in forza al presidio cittadino.
“La magistratura continua a fare il suo dovere-ha detto-ma la repressione non basta, le costruzioni non in regola continuano a sorgere, sostenute da tante sbagliate motivazioni, dal presunto stato di necessità all'impellente bisogno di assicurare un tetto ai figli, che non possono essere accettate”.
L'ombra della mafia, stando alla disamina condotta dalla locale Procura, graverebbe ancora su questa dimensione.
L'intera filiera, costituita da fornitori di calcestruzzo ed imprese di costruzione, garantirebbe vasti profitti: 70 mila euro per la realizzazione dello scheletro di un edificio in appena 20 giorni ed un'evasione fiscale, solo per le forniture di materia prime, che tocca quota 4 milioni di euro.
Non poco, soprattutto in una città da anni bloccata da disoccupazione e crisi economica.
“Il prg-spiega Ignazio Giudice componente della segreteria regionale della Fillea Cgil-non deve essere descritto come la soluzione a tutti i problemi, molti tecnici, infatti, mi hanno spiegato che questo piano presenta diversi vincoli che potrebbero scoraggiare chi intende costruire nell'assoluta osservanza delle regole”.
Secondo il sindacalista gelese, infatti, l'edilizia in città ha sempre avuto un doppio volto: sospeso tra legalità e inosservanza delle norme.
“Negli anni passati-aggiunge-anche molti lavoratori si sono sentiti traditi, ancora oggi aspettano di essere pagati gli operai che hanno faticato nel cantiere del nuovo tribunale e in quello del palazzetto provinciale dello sport, senza dimenticare le richieste che giungono da quelli che hanno denunciato le infiltrazioni mafiose nei lavori del parcheggio di Caposoprano e rimangono privi delle spettanze arretrate”.
Tutti appalti, quelli citati da Ignazio Giudice, che comune e provincia avevano deciso di tenere sotto stretta osservazione.
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