giovedì 23 settembre 2010

 Ispettori in attesa di «chiamata» Inps

In 307 vinsero un concorso nel 2009. Ancora non sono stati assunti nonostante la firma del contratto

Vincono un concorso all'Inps, ma il lavoro non arriva. Neanche dopo aver già firmato il contratto. Succede questo nell'Italia del lavoro che non c'è anche quando potrebbe esserci. Del lavoro che non c'è, anche quando il costo del personale si paga da solo. Ci sono pure alcuni gelesi laureati in Giurisprudenza ed Economia e Commercio nella lista dei vincitori del concorso pubblico per titoli ed esami, bandito nel 2007 dall'Inps per 293 posti di ispettore di vigilanza. Le prove si erano concluse nel 2009 e circa 800 partecipanti erano risultati idonei. Per tutti si era aperta una porta, una speranza, considerato che in Italia l'Inps ha una carenza di 1000 unità ispettive e l'impiego dei vincitori del concorso, da parte l'Istituto nazionale di previdenza sociale in attività ispettive potrebbe garantire entrate aggiuntive e il recupero dei contributi omessi e nella lotta all'evasione e nell'individuazione dei falsi invalidi. ùLa doccia fredda è arrivata con il decreto legge "anticrisi" n. 78 del 2009, che ha previsto il blocco delle assunzioni di personale in gran parte delle pubbliche amministrazioni, comprese quelle già autorizzate e quelle previste da disposizioni di carattere. Dopo tante vicissitudini, il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 17 novembre 2009 ha autorizzato ad assumere unità di personale per le Amministrazioni dello Stato, gli Enti pubblici non economici, le agenzie e le autorità di bacino e il 24 febbraio 2010 è stata, poi, pubblicata la graduatoria definitiva del concorso all'Inps.
A metà maggio i 293 vincitori (più altre 14 unità previste da un ampliamento, per un totale di 307 unità) hanno firmato il contratto di lavoro e, per effetto dello scorrimento della graduatoria concorsuale, attualmente sono circa 435 i giovani che attendono di prendere servizio. Di questi 55 sono siciliani. Ma un nuovo blocco delle assunzioni impedisce ai vincitori del concorso di ottenere il loro posto di lavoro.
Senza la firma del decreto, da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri, quei giovani non potranno andare a lavorare. Il caso è stato sottoposto dagli interessati a vari esponenti sindacali regionali e nazionali. Ed anche a Gela lo si sta seguendo con interesse, vista la presenza di gelesi nella lista dei vincitori di concorso.
«Una vicenda assurda - dice il segretario di Fillea Cgil, Ignazio Giudice - gli ispettori di vigilanza non sono semplicemente un costo, ma anche una risorsa. Infatti, nel bilancio dell'Inps le somme recuperate grazie all'attività di ispezione e di vigilanza sono circa un miliardo e mezzo all'anno e si occupano, come è evidente, di recuperare sacche importanti di evasione, di elusione, di contrastare il lavoro nero, di vigilare affinché vi sia la garanzia della sicurezza sul lavoro. L'Inps ha stanziato risorse per avviare al lavoro questi giovani ed ha effettuato prepensionamenti in previsione del concorso. Quindi, se non si facesse qualcosa per riparare all'errore prodotto dal legislatore con questa norma vi sarebbe un grave danno per questi giovani, ma soprattutto un grave danno per l'erario, perché verrebbe significativamente limitata la capacità dell'Inps di contrastare il lavoro nero e di recuperare l'evasione contributiva».
Giudice continua dicendo che «questa scelta politica appare in evidente contrasto con l'enorme utilità economico-sociale dell'attività ispettiva. Le risorse umane impiegate nella funzione ispettiva, non rappresentano, nel bilancio dello Stato, una voce passiva di costo, ma producono altresì un'entrata, riguardante i contributi evasi o omessi, che resterebbero non recuperati in assenza di un nutrito corpo di vigilanza».
Il sindacato difende il diritto al lavoro dei giovani che hanno vinto il concorso, ma anche il fatto che con loro si contrasta il lavoro nero nei cantieri. Da qui l'appello alla classe politica siciliana a mobilitarsi presso il governo nazionale perchè l'Inps abbia l'autorizzazione ad assumere i vincitori di concorso la cui lista di idonei è, peraltro, sottostimata rispetto al vuoto d'organico dichiarato dall'Istituto.

M. C. G.
22/09/2010
Fonte: La Sicilia ed.Caltanissetta

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