mercoledì 22 settembre 2010

L'INPS E IL BLOCCO DELLE ASSUNZIONI NEL SETTORE ISPETTIVO



Gela, 22/09/2010

Nel 2007, l'Inps ha bandito un concorso pubblico per esami per 293 posti nel profilo di ispettore di vigilanza, area funzionale C, posizione economica C1 (bando pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale concorsi ed esami del 26 giugno 2007);
le prove del concorso si sono concluse nel 2009 e circa 800 partecipanti hanno superato le prove scritte e orali e sperano di essere assunti in tempi brevi, atteso che l'Istituto nazionale per la previdenza sociale (Inps) risulterebbe avere nella qualifica di ispettore di vigilanza una carenza di organico pari a circa 1.000 unità;
La FILLEA CGIL insiste nel ribadire che l'impiego dei vincitori del concorso da parte dell'Inps in attività ispettive potrebbe garantire entrate aggiuntive all'istituto e il recupero dei contributi omessi, senza trascurare la lotta all'evasione e l'individuazione dei falsi invalidi;
l'articolo 17, comma 7, del cosiddetto decreto-legge «Anticrisi» n. 78 del 2009 prevede il blocco delle assunzioni di personale in gran parte delle pubbliche amministrazioni, comprese quelle già autorizzate e quelle previste da disposizioni di carattere speciale, fatte salve quelle dei Corpi di polizia, delle forze armate, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, delle università e degli enti di ricerca, del personale di magistratura e del comparto scuola, nei limiti consentiti dalla normativa vigente.
Dopo tante vicissitudini, sulla Gazzetta Ufficiale (37 del 15 febbraio) è stato pubblicato il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 17 novembre 2009 che contiene le autorizzazioni ad assumere unità di personale per le amministrazioni dello Stato, gli enti pubblici non economici, le agenzie e le autorità di bacino e il 24 febbraio 2010 è stata, poi, pubblicata la graduatoria definitiva del concorso.
A metà maggio i 293 vincitori del concorso (più altre 14 unità previste da un ampliamento per un totale di 307) hanno firmato il contratto di lavoro e, per effetto dello scorrimento della graduatoria concorsuale, attualmente sono circa 435 i giovani che attendono di prendere servizio.
La FILLEA CGIL è convinta che gli  ispettori di vigilanza non sono semplicemente un costo, ma anche una risorsa.
Infatti, nel bilancio dell’INPS le somme recuperate grazie all’attività di ispezione e di vigilanza ammontano a  circa un miliardo e mezzo all’anno (questo secondo la relazione del Presidente e Commissario Straordinario dell’Istituto Mastrapasqua).
Le unità da impiegare si occuperebbero, come è evidente, di recuperare sacche importanti di evasione, di elusione, di contrastare il lavoro nero, di vigilare affinché vi sia la garanzia della sicurezza sul lavoro.
Vorrei inoltre segnalare che l’INPS ha stanziato risorse per avviare al lavoro questi giovani ed ha avviato prepensionamenti in previsione del concorso.
Quindi, se non si facesse qualcosa per riparare all’errore prodotto dal legislatore con questa norma vi sarebbe un grave danno per questi giovani, ma soprattutto un grave danno per l’erario, perché verrebbe significativamente limitata la capacità dell’Inps di  contrastare il lavoro nero e di recuperare l’evasione contributiva.
Tale scelta politica appare in evidente contrasto con l’enorme utilità economico-sociale dell’attività ispettiva.
Infatti, le risorse umane impiegate nella funzione ispettiva, non rappresentano, nel bilancio dello Stato, una voce passiva di costo, ma producono altresì un’entrata, riguardante i contributi evasi o omessi, che resterebbero non recuperati in assenza di un nutrito corpo di vigilanza.
L’aumento del gettito contributivo, come si può osservare esaminando i bilanci preventivi dell’Inps per il 2009, è dovuto, tra l’altro, agli effetti della lotta all’evasione e all’elusione, resi possibili dall’attività di vigilanza dell’istituto.  
Al di là dei termini quantitativi, l’utilità prettamente pubblicistica del ruolo si apprezza in modo significativo nel risultato che le forze ispettive di vigilanza possono raccogliere in termini di lotta al fenomeno del lavoro nero, nonchè in termini di intensificazione delle garanzie riguardanti la sicurezza sul lavoro ed in genere il miglioramento delle condizioni di lavoro.
Il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione impedisce all'Inps, malgrado le carenze della pianta organica, di chiamare in servizio questi giovani laureati, preparati, motivati e soprattutto mossi da una incrollabile fiducia che tutti i sacrifici sostenuti  non saranno vani.
L'attesa si basa su un presupposto essenziale: l'Inps non ha mai nascosto la forte carenza d'organico nel settore ispettivo (l'esaurimento della graduatoria non basterebbe a colmare la carenza).
A ciò si aggiunga quanto il nostro Paese, in questo preciso momento storico, necessiti di una efficace attività di vigilanza finalizzata soprattutto alla prevenzione e repressione del purtroppo sempre più dilagante fenomeno del lavoro nero.
A questo punto il cerchio si chiude e la FILLEA CGIL  si chiede come mai non si agisca al più presto per assumere i tanti giovani selezionati, molti dei quali sono meridionali, in gran parte siciliani (55 vincitori e 86 idonei) che attendono il decreto del presidente del Consiglio dei  Ministri per colmare i vuoti nella pianta organica dell'Inps.
Sarebbe auspicabile che la classe politica dirigente provvedesse all’adozione, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, di ogni utile iniziativa, anche normativa, volta a consentire all'Inps di procedere all'assunzione dei vincitori del concorso al fine di ridurre le attuali carenze di personale, conseguenti ai prepensionamenti che l'Istituto aveva attuato proprio in previsione del citato concorso.



                                                                                                Dirigente Regionale 
FILLEA CGIL
                                                                                                              (Ignazio Giudice)


FILLEA CGIL Caltanissetta Via Pitagora, 19 – 93012 Gela e-mail:filleacgilcl@libero.it



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